Il Boutis
È sempre un libro a ispirare l'argomento del post di oggi. Da
Les Editions de Saxe ecco l'
African Boutis scritto da Dominique Fave sulla tecnica del
Boutis rivisitata in chiave africana. Il
boutis ha origine in India ma è in Provenza che raggiunge la sua maggiore diffusione. Lo potremmo paragonare al quilting o al trapunto fiorentino ispirato da Caterina de' Medici, figura che ricorre spesso nella storia del ricamo (vi ricordate il
Ricamo de' Medici-Cuscino Ricciolo). Alla fine del XVII secolo fino al XIX secolo il
boutis era la tecnica più praticata in tutta la Francia. Nonostante siano proprio l'India e la Francia le due patrie natali del
boutis, pare che il nome derivi dal siciliano e indichi un piccolo attrezzo di metallo per il cucito. Altre fonti, però, affermano che il
boutis sarebbe invece un fiore indiano. Al di là di queste quisquilie sull'origine del nome, rimane certo il fatto che le ricamatrici francesi venivano ispirate dalle importazioni tessili dell'India. E un gusto tutto orientale rimane nei motivi in rilievo del
boutis realizzati tracciando il disegno sulla stoffa con l'ago e la stoffa trapuntata. Il
boutis è quindi una specie di
piqué a piccoli punti con decorazioni standard come cuori, uccelli, fontane, cesti di frutta, fiori e motivi di fantasia.