Come scegliere l’imbottitura giusta: seconda puntata. Le imbottiture sottili.

Data di inserimento: 07/11/2011
Imbottitura Legacy con scrimCiao a tutte! Come promesso, eccomi qui con la seconda parte del – lungo – post che ho deciso di dedicare all’argomento – altrettanto lungo – “imbottiture”.

Questa volta, cominceremo a concentrarci sulle diverse imbottiture che potete trovare nell'apposita sezione del nostro sito.

E vi parlerò delle batting di spessore più ridotto e dei loro usi ideali, ma certamente non obbligatori Si tratta di imbottiture, infatti, molto versatili – proprio perché non troppo alte o soffici – che trovano largo impiego in varie applicazioni di patchwork o cucito creativo, appunto grazie al loro spessore ridotto, che le rende di facile lavorazione.

Partiamo proprio dalle prime che mettemmo a catalogo diversi anni fa, quando ancora questo segmento in Italia era praticamente una sorta di “selva scura” e che resistono tuttora, ovvero l'imbottitura bianca e quella écru.

Il motivo del successo duraturo di queste due imbottiture è presto detto ed è, in realtà, una somma di motivi Entrambe le imbottiture sono in resistente materiale sintetico e hanno un ottimo rapporto qualità/prezzo: questo le rende appetibili – e caldamente consigliate – a tutte coloro che si avvicinano per la prima volta a lavori di cucito creativo, che prevedano l’uso di un’imbottitura. Infatti, sia la bianca, sia l’ecrù, condividono uno spessore di pochi mm, ideale per impratichirsi con il trapunto a macchina (meno è “cicciotta” l’imbottitura e più agevole risulta il trapunto!) e a mano, oltre a una certa compattezza, che le rende meno scivolose sotto il piedino della macchina da cucire: una caratteristica non da poco se si utilizza una macchina generica, senza doppio trasporto, che, mentre trasporta ciò che si sta cucendo e/o trapuntando, può tendere a “disassare” i diversi strati di stoffa e l’imbottitura che compongono il nostro lavoro di patchwork o cucito creativo! Come utilizzo, ve le raccomando principalmente per i pannelli da appendere, come ad esempio – visto l’avvicinarsi del Natale – per i calendari dell’avvento, oppure per un simpatico porta-oggetti per il bagno o la cameretta dei bebè! O anche per progetti come questo irresistibile porta-tutto per chi ama cucire (mamme e nonne comprese! Pensate come le lascerete di sasso, se regalerete loro un piccolo capolavoro come questo!!!).

Ha più o meno lo stesso spessore (sui 3 mm), ma è in soffice cotone 100%, anche questa Legacy con scrim.
Ma cosa s’intende, esattamente, con la parola “scrim”? Questa parolina – che, ahimé, non si trova sui dizionari - indica che l’imbottitura viene rifinita in superficie con un foglio sottilissimo (una sorta di velo, in pratica) di materiale sintetico, al fine di renderla più stabile. Ciò significa che non solo il cotone di questo tipo di batting tenderà a restringere meno del cotone tradizionale nel lavaggio, ma, soprattutto, che l’imbottitura sarà proprio più stabile nelle operazioni di trapunto a macchina, che risulteranno quindi più agevoli Di contro, lo scrim è un trattamento che rende l’imbottitura di cotone meno adatta al trapunto a mano: ricordatevelo! Scegliete questa batting se non volete rinunciare alle fibre naturali, nemmeno quando create pannelli da appendere o porta-oggetti vari come quelli citati sopra, ma – a maggior ragione –per realizzare lavori che richiedano un’imbottitura non troppo spessa e “preziosa”, come ad esempio un copriletto per la vostra camera o una trapuntina leggera da tenere sul divano per il cambio stagione, quando i riscaldamenti sono già spenti, però alla sera fa piacere stare ancora un po’ al calduccio, a goderci un bel film in televisione, dopo una giornata di duro lavoro
Alla prossima “puntata” e... Buon quilting a tutte!
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