Come scegliere l’imbottitura giusta: prima puntata

Ciao a tutte! Da quando abbiamo deciso di dedicare una sezione del nostro sito al patchwork, abbiamo aggiunto nuovi prodotti praticamente ogni settimana e, da diverse mail, abbiamo potuto constatare che, molto probabilmente, la categoria merceologica che crea più dubbi è quella delle imbottiture

Ed è abbastanza normale, in realtà, dato che l’offerta di “batting”, come si chiamano le imbottiture negli USA, patria indiscussa dell’arte del quilting, è effettivamente molto variegata! Quindi, per fare un po’ di chiarezza – spero! – ho deciso di dedicare qualche post (credo che, per ovvie ragioni di spazio dovrete sopportarmi per “tre puntate” all’incirca!!!) alle varie imbottiture che abbiamo qui


Comunque, siccome i dettagli tecnici da fornirvi, imbottitura per imbottitura, sono davvero parecchi, in questa “prima puntata” ho deciso di cominciare col darvi un po’ di consigli generali

Innanzitutto, mi permetto di fare una raccomandazione che ho letto in uno dei milioni di blog americani esistenti sull’argomento e che riprendo qui, perché condivido in tutto e per tutto Quando scegliete un’imbottitura, non valutatene solo ed esclusivamente il prezzo, andando immediatamente a quella più economica… Pensate, piuttosto, a tutte le ore che avete trascorso a tagliare le stoffe e ricomporle, pezzetto per pezzetto, in quello che sarà il top (cioè il lato superiore) del vostro quilt, alla dedizione che ci avete messo e al risultato finale che intendete ottenere! Inoltre, considerate – sempre – quale sarà l’utilizzo che intendente fare del vostro “trapuntino”: perché se state pensando a un pannello da appendere a una parete, allora avrete bisogno di un tipo di batting; se – come mi è successo di recente proprio ricevendo una domanda in proposito da una di voi – state cucendo il vostro patchwork per farne degli insoliti e bellissimi tappetini da bagno, allora l’imbottitura che fa al caso vostro sarà diversa ancora; se il quilt dei vostri sogni andrà ad arricchire il vostro lettone come un inimitabile copriletto, ecco che, di nuovo, dovrete scegliere qualcosa di adatto a quel tipo di impiego e, infine (ma non certo meno importante), se siete allergiche o vivete con persone allergiche a determinate fibre, allora ricordatevi di valutare anche questo aspetto nella selezione della batting per il vostro capolavoro
A tutti questi aspetti, si aggiungono le doverose considerazioni sul tipo di lavaggio a cui il vostro quilt sarà sottoposto e, importantissimo, sullo spessore e sul peso finali che volete ottenere!
Per ora, visto che l’elenco di suddetti suggerimenti è già abbastanza lungo, aggiungerò solo un’ultima annotazione: ricordatevi che la stragrande maggioranza delle imbottiture viene confezionata e consegnata a noi rivenditori su grandi rotoli che, durante il trasporto, vengono spesso compressi, risultando in antipatiche pieghe nell’imbottitura stessa. Per eliminare queste pieghe, qualsiasi sia la batting che sceglierete, prima di utilizzarla stendetela e lasciatela distesa finché tali pieghe si distendano da sé, aiutandovi occasionalmente il ferro da stiro e un panno di cotone. Passate il ferro, a bassa temperatura, sull’imbottitura rigorosamente coperta dal panno di cotone, e piano piano le pieghe si distenderanno completamente
Per ora è tutto!

Alla prossima “puntata” e... Buon quilting a tutte!