Per diletto e… Terapia!

Data di inserimento: 31/07/2015
Ciao a tutti
Nei giorni scorsi, sulla nostra pagina FaceBook, è rimbalzato un interessantissimo articolo, che sembrava scritto appositamente per attirare la nostra attenzione!
Un recente studio nell’ambito delle neuroscienze ha evidenziato che fare la maglia e l’uncinetto, così come dedicarsi ad altre arti manuali tessili - quali ricamo e/o cucito creativo - hanno un impatto molto positivo sulla salute mentale e sul benessere psico-fisico in generale.

In una indagine online su oltre 3500 amanti dei ferri, condotta dalla terapista inglese Betsan Corkhill, specialista nello studio degli effetti terapeutici del knitting, oltre la metà degli intervistati ha dichiarato di sentirsi “molto felice”, grazie a questo hobby. Ma c’è di più! La ricerca ha, infatti, individuato una significativa corrispondenza tra la frequenza con la quale si pratica tale attività e le sensazione e l’umore percepiti dalle persone interpellate: coloro che sferruzzano più di 3 volte alla settimana, infatti, sono risultati più rilassati, più contenti, meno tristi e ansiosi e, soprattutto, più fiduciosi.

Inoltre, è stato evidenziato che chi fa la maglia in compagnia, in gruppo, è più felice di chi pratica tale hobby da solo e ciò si applica anche a tutte le altre arti manuali, inclusi ricamo e scrapbooking Lo dice la scienza!

Ecco, quindi, il decalogo dei modi, attraverso i quali dedicarsi agli hobby insieme agli amici migliora il nostro benessere psico-fisico:
1 stuzzica la mente e aumenta la capacità di problem solving;
2 promuove la connessione sociale;
3 favorisce la consapevolezza;
4 sviluppa la coordinazione mano-occhi e la percezione spaziale, affina la destrezza motoria
5 insegna a imparare e trasmettere;
6 aumenta la capacità di concentrazione su un obiettivo;
7 incoraggia alla pratica della creatività;
8 dona senso di orgoglio e raggiungimento di uno scopo;
9 insegna le virtù di pazienza e perseveranza;
10 facilita la formazione di abilità e recupero mnemonici.

Diversi studiosi nel campo delle neuroscienze accostano ormai le attività hobbistiche a una sorta di “ingresso in uno stato di flusso positivo”, che lo psicologo Mihaly Csikszentmihalyi ha definito come “uno stato di concentrazione, o completo assorbimento, con l’attività a portata di mano e la situazione: uno stato nel quale le persone si ritrovano così coinvolte in un’attività, che nient’altro sembra avere più importanza”.
Secondo alcuni, persino Albert Einstein amava sferruzzare, tra un progetto e l’altro, per “calmare la mente e schiarirsi le idee”!
Fantastico! Se mai avessimo avuto bisogno di un motivo in più per ritagliarci sempre più tempo per le nostre passioni… Ora lo abbiamo Ed è addirittura scientifico!!!
A presto
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